| Il respiro della vita ti accolse stridendo quel giorno, quando nascesti ma forte, tenace, caparbia era la tua voglia di esserci nonostante tutto per superare qualsiasi ostacolo in questo mondo così avaro del bene, ma prodigo di tanto male. Volevi soltanto l’amore ma la disarmonia degli attimi abitava il tuo cuore dove a fiotti entrava il sole sciogliendosi nei tuoi sorrisi e poi di nuovo il buio rabbrividiva nelle tue lacrime. L’altalena delle emozioni vibrava in te come un canto mai sopito dentro la paura e ogni nuovo sogno… e quanta speranza dilagante nei tuoi occhi e quanta stanchezza graffiava la tua voce che si alzava a raccontare la vita. La morsa della solitudine a volte stringeva i tuoi respiri, poiché il dolore a tratti era così intenso che cercavi di difenderti urlando agli altri e alla vita. |